DA PROGETTO A FONDAZIONE

 

L’antico sigillo esprimeva una visione secondo la quale tutta la città di Verona doveva essere sentita come una Piccola Gerusalemme: ne siamo rimasti affascinati, anzi, ci sembrava che nascondesse una profezia! La Città Santa divenne presto simbolo anche della futura Gerusalemme Celeste, la meravigliosa città del futuro, che a tutti garantisce pacifica convivenza e pari dignità. Gerusalemme, infatti, significa “città della pace” e anche Verona è chiamata ad essere città della pace.

Il Progetto nasce per interpretare quell’antica profezia nel terzo millennio: così, ha inventato un modo per vederla realizzata in una valorizzazione della città, nelle sue dimensioni storiche, architettoniche e artistiche, l’urbs; nelle sue dimensioni sociali e civili, la civitas. In altre parole, abbiamo accolto con sorpresa la disponibilità dei cittadini (civitas) e l’abbiamo magicamente “fusa” con la materia (urbs), e cioè con materiale di grande valore storico, architettonico e artistico: la commistione dei due elementi ha generato il volontariato culturale.

Dopo mesi di ingaggio, di formazione e di comunicazione, il 26 novembre del 2016 le chiese vengono aperte ai visitatori con i primi volontari in grado di raccontare il primo degli itinerari: Rinascere dall’acqua, Verona aldilà del fiume. La sera prima, Verona Minor Hierusalem era stata inaugurata dentro la chiesa di San Giorgio, con l’intervento di un ospite speciale come Philippe Daverio.

Per mesi abbiamo avuto un’inattesa risposta: numerosi sono stati i visitatori, i pellegrini e gli stessi cittadini che a vario titolo hanno apprezzato le nostre belle chiese, incontrando il sorriso disarmante e accogliente dei volontari.

Avevamo messo in cantiere altri due itinerari e sapevamo che avevamo bisogno di una veste giuridica che potesse gestire l’intero progetto con un’unica cabina di regia. Così, il 12 dicembre del 2018 nasce la Fondazione Verona Minor Hierusalem, una Fondazione di diritto privato, riconosciuta dalla Regione Veneto il 16 gennaio 2019, con lo scopo di gestire al meglio le risorse più preziose del Progetto: i volontari e i beni culturali. Abbiamo così inaugurato gli altri due itinerari che, assieme al primo, abbracciano tutta la città, valorizzandone gli elementi lungo la strada: il fiume, i ponti, le porte romane, le piazze, i castelli, i pozzi, le fontane, i palazzi, i giardini e molto altro, in una sintesi di natura e cultura, saperi e sapori, eventi e monumenti che attende solo di essere visitata.

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