CODICE ETICO DELLA
“FONDAZIONE VERONA MINOR HIERUSALEM“
Coerente con la sua evoluzione e spinta da un vivo desiderio di condivisione, in costante ascolto delle considerazioni dei propri volontari — che hanno contribuito ad individuare i princìpi cardine, riportati in questa nuvola di parole, la Fondazione Verona Minor Hierusalem ha scelto di dotarsi di un Codice Etico.
L’incarico è stato dunque dato all’avvocato Stefano Fiorentino, professionista in Verona e volontario della Fondazione: steso il testo del Codice Etico, ha poi voluto liberamente donarlo. Per i valori in esso riportati e per i documenti necessari alla stesura, l’avvocato si è avvalso (come previsto dal CDA) della collaborazione della Direttrice della Fondazione, Paola Tessitore.
Ecco, con parole dell’avvocato Fiorentino, la presentazione del Codice Etico della Fondazione Verona Minor Hierusalem (scaricabile in formato .pdf in fondo a questa pagina):
“Quando mi è stato chiesto dalla Fondazione Verona Minor Hierusalem se potessi mettere a disposizione le mie competenze professionali di avvocato per predisporre il Codice Etico dell’Ente, il mio ruolo di volontario e partecipe del progetto mi ha subito fatto capire quale dovesse essere il profilo del documento.
Non un semplice strumento di governance, simile a molti altri che avevo già predisposto, ma una vera e propria “Carta dei Valori”, ovvero di quelle idee e princìpi da più di tre anni respirati al servizio di Fondazione Verona Minor Hierusalem. Valori non solo enunciati, ma vissuti e condivisi da me, da tutti gli altri volontari e da quanti hanno partecipato a vario titolo a questo entusiasmante progetto per la città di Verona.
Ecco quindi un Codice Etico che si pone come punto di partenza e punto di arrivo, principio ispiratore ma allo stesso tempo ispirato dai princìpi che ne costituiscono le fondamenta: un Codice Etico approvato dal vertice apicale della Fondazione, ma previamente condiviso, nei valori fondanti, con tutti i volontari, affinché nello stesso ciascuno potesse identificarsi. Un documento, pertanto, che, seppure nel rigoroso rispetto delle normative, ha un cuore pulsante che ha la forma e la sostanza di chi costantemente opera per trasformare i meri princìpi in solide realtà di accoglienza, esperienze condivise e sostenibilità.”